IL CAMBIAMENTO IN PSICOTERAPIA: UTOPIA O REALTÀ?
SEMINARIO I.R.E.P.
A. Capani - L. Cappellari - E. Gillieron - A. Mosconi - L. Rizzo - A. Silvestri
La questione del cambiamento in psicoterapia è stata negli ultimi anni ed è tuttora centrale dal punto di vista clinico, teorico ed epistemologico, e sul piano della ricerca scientifica.
I diversi modelli teorici in questo campo hanno sviluppato nel corso della loro evoluzione una propria concezione della guarigione, con essi coerente, da cui discendono diverse tecniche e strategie terapeutiche. Tutti gli approcci hanno dovuto misurarsi, dal punto di vista clinico prima e teorico poi, con la difficoltà di vedere realizzate le proprie aspettative di miglioramento, scontrandosi con forze che in qualche modo si oppongono alla guarigione. Si è dovuto pertanto ricorrere a nuove ipotesi che permettessero di spiegare questo fenomeno e predisporre delle strategie per superarle (Freud ad esempio, osservato questo fenomeno, ricorse alla nozione di resistenza e più tardi alla teoria più generale dell'istinto di morte come spinta alla coazione a ripetere).
Da un punto di vista scientifico le ricerche sui risultati delle psicoterapie, anche dal punto di vista neuroscientifico, sono incoraggianti per continuare a migliorarne le potenzialità.
Dal punto di vista clinico, le persone che si rivolgono agli specialisti della salute mentale per lo più lamentano dei sintomi o delle problematiche di natura personale e relazionale e cercano una soluzione, e non hanno consapevolezza delle connessioni tra il loro malessere e gli aspetti emotivi, affettivi e relazionali.
L'IREP, a partire dagli studi di Gilliéron, ha sempre rivolto una grande attenzione a quest'ultimo aspetto come punto di partenza per comprendere la logica che sottende la domanda posta dal paziente, riscontrando, secondo un punto di vista psicanalitico integrato con alcuni contributi dell'ottica sistemica, una coerenza interna nei suoi sintomi o nelle sue lamentele. L'individuazione di tale coerenza illustra il modo in cui l'individuo ha cercato di risolvere una crisi attivata nel suo mondo interno e relazionale da eventi vitali, che gli impediscono di affrontare la realtà, e soprattutto il suo significato fantasmatico, come fino ad allora aveva fatto. La questione del cambiamento in quest'ottica si colloca dunque nel crocevia di fronte al quale il paziente si trova a confrontarsi, tra mantenimento del suo equilibrio abituale e la necessità di far fronte a nuove realtà.
Da un punto di vista epistemologico si è sempre meglio evidenziata l'importanza di includere, all'interno dell'osservazione dei fenomeni oggetto di studio, l'osservatore e soprattutto la sua teoria di riferimento, nella consapevolezza della complessità della realtà, dei sistemi viventi e soprattutto della mente umana.
È in quest'ottica che l'IREP si propone di organizzare una giornata di studo e di scambio con punti di vista diversi, nella consapevolezza che l'esplorazione di aree di convergenza come di quelle di distinzione, possa essere promotrice di arricchimento e riflessione profonda.